ROMA- Per la 34a edizione del consueto appuntamento all’Auditorium per il Roma Jazz Festival si è scelto di presentare la nuova generazione del jazz italiano: incoraggiare i giovani e offrire loro strumenti e opportunità, è il motto del 2010.
ROMA- Luogo comune vuole che i nordici siano emotivamente freddi, ma a vedere il concerto del duo norvegese, formato da Erlend Oye e Eirik Glambek, si direbbe piuttosto il contrario! Con la loro semplicità, autoironia e simpatia contagiosa hanno coinvolto il pubblico al punto tale da renderlo parte attiva dello show!
ROMA- Martedì 13 luglio la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma è un brulicare continuo di gente, tra il pubblico persone di tutte le età in fibrillazione per l’unica data italiana di Jeff Beck.
ROMA- Duke Ellington è uno dei più grandi compositori e musicisti del ‘900. La sua produzione discografica è immensa e l’apporto che diede al jazz è tuttora riconosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
ROMA - La giovanissima band degli XX proveniente da Wandsworth – quartiere a sud-est di Londra – attualmente sulla cresta dell’onda e reduce da un enorme successo di critica e pubblico ottenuto con il loro album di debutto omonimo XX (2009) ha suonato in concerto all’Auditorium Parco della musica lo scorso 6 luglio in occasione della rassegna musicale Luglio Suona Bene.
ROMA- Ci sono concerti difficili da descrivere e raccontare perché non sono note, luci e colori, ma suoni, atmosfere ed emozioni. Ci sono concerti che per essere “rock” e scuotere hanno bisogno di un assolo con una chitarra elettrica distorta, altri che per esserlo hanno bisogno anche solo di una voce e qualche strumento.
ROMA- Era il 1977: Mark Knopfler fonda i Dire Straits (tradotto in italiano “gravi difficoltà”) una rock band britannica che ha il coraggio di suonare un rock and roll semplice, impreziosito da influenze country, blues e jazz provenienti dagli anni Cinquanta e Sessanta.
ROMA- Non sono un compositore, né tantomeno un esperto di musica. Non conosco quanti tasti bianchi/neri abbia un pianoforte, né saprei leggere uno spartito e riconoscerne segni e note. Mi lascio travolgere dalle emozioni delle note e commuovere dall’intensità di una sinfonia.
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