Lo si sa, spesso sono la parte essenziale di una pellicola Cinematografica, le musiche. Eppure qui, in questo contesto, tocchiamo il reparto degli osannati Videoclip e dei loro grandi protagonisti. Pubblicizzando la pellicola, l'arte del video e della musica si mescolano, ottenendo piccole quanto preziose opere cinematografiche.
Una delle cose più stimolanti del ruolo di lettore, personalmente, è la possibilità di lasciarsi guidare da analogie e parallelismi che possono nascere anche da opere totalmente diverse per genere, trama o paese d'origine.
Leo Gullotta interpreta il Falstaff ne Le allegre comari di Windsor di William Shakespeare con regia di Fabio Grossi in scena al Teatro Eliseo di Roma, dal 30 novembre 2010 al 9 gennaio 2011.
Probabilmente stanca che tutti la chiamino Vale quando lei sa benissimo che vale, e non solo perché uno spot qualsiasi dice “voi valete”, Valentina Certelli ha deciso di presentarsi come Tina, o come Tinà, giusto per destabilizzare i francofili a tutti i costi che si son comprati il CD di Carlà Brunì.
“Kill me but make me beautiful” è un antico proverbio iraniano, perfetta sintesi della nuova esposizione del fotografo Zed Nelson allestita presso gli spazi della Side Gallery di Newcastle Upon Tyne.
Il deserto è una realtà ingombrante in Mali. La sabbia plasma paesaggi da sogno e nasconde i segreti di una storia gloriosa. Il paese ospita una ventina di etnie diverse, che nel tempo hanno saputo conservare la tradizione, a dispetto delle difficoltà create da cambiamenti storici e climatici.
Di Leonard Cohen, dalla prima volta che ascoltai una sua canzone, mi ha sempre colpito l’intimo connubio tra la sua voce roca e inimitabile e la sottesa seduzione delle parole e del loro senso più profondo.
“Hannah, puoi sentirmi? Dovunque tu sia, abbi fiducia. Guarda in alto, Hannah! Le nuvole si diradano: comincia a splendere il Sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità, verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità, del loro odio, della loro brutalità. Guarda in alto, Hannah!
Mentre con The Big Bang Theory i nerd finalmente conquistano il meritato posto al sole televisivo, in un trionfo di magliette buffe e dispute tra puristi della versione originale e geek costretti al doppiaggio nostrano, i piccoli e grandi schermi servono al pubblico storie che i più neanche sospettano derivino dalla più potente fonte di racconti immaginari mai ideati. No, non la Bibbia: i fumetti!
Andare in Spagna per trovare un po’ d’Italia. Sulla Rambla si sente, come al solito, più l’italiano che il castigliano. Dopo aver contrattato in un inglese bofonchiato delle dieci di mattina (l’alba per Barcellona), ci rendiamo conto che anche il venditore di torroni è italiano, e così mi ricordo che Barcellona è in qualunque stagione una delle mete più amate dai miei connazionali.
Se il Conte è impegnato a comporre musica, è nell'ordine sociale delle cose che faccia valere il privilegio di non dover pensare ad altro, e quindi spetta ai suoi maggiordomi servirlo di tutto punto con basso, chitarra, tastiere e batteria, salvo poi inciampare sulla pedaliera e versargli sulla vestaglia di seta dei suoni color vinaccia, presi dalla balera in cui la governante la sera va a spendere la sua doppia vita tra piadine roma-gnole e adescamenti con palpatine.
In scena dal 16 al 28 novembre al Piccolo Eliseo c’è Prenditi cura di me, uno spettacolo di Francesco Rappa, vincitore nel 2007 della tredicesima edizione del Premio Enrico Maria Salerno per la Drammaturgia Europea.
Suggestioni pop e tinte fluo sono alla base delle opere di Mauro Perucchetti in mostra a Londra presso la Halcyon Gallery. Resina e i cristalli sono la materia prima per produzioni in serie che rivisitano in chiave provocatoria temi dell'arte contemporanea.
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