Domenica 20 marzo si è svolto a Roma un istant event con lo scopo di raccogliere fondi da inviare alle popolazioni colpite dal sisma in Giappone. A farsi promotori dell’iniziativa, organizzata attraverso facebook e passaparola, sono stati la rivista XL e il Circolo degli Artisti.
Siamo reduci da una settimana, quella del “se non ora, quando?”, che ha visto la mobilitazione in piazza di un milione di donne italiane. E’ stata una grande giornata, che forse non produrrà effetti immediati ma che almeno ha dimostrato che la coscienza civile di una parte del paese non è stata ancora fiaccata.
Non si può fare una frittata senza rompere un uovo, sentenzia il saggio. E allo stesso modo non si può spezzare la routine di tutti i giorni, che prima o poi arriva a contagiare anche le nostre abitudini fumettistiche, senza romperne un altro, quantomeno metaforicamente.
Dopo tanti anni torno a scrivere una letterina a Babbo Natale, poiché in tempi oscuri è necessario ritrovare almeno un po’ di quel sentimento gioioso che da fanciulli rendeva magica l’attesa per il Natale. Poco importa se nella mia testa Santa Claus ha le fattezze di Jack Kirby e se so già che tutte le richieste della lista dovrò esaudirmele da me, io la letterina la butto giù lo stesso.
Una delle cose più stimolanti del ruolo di lettore, personalmente, è la possibilità di lasciarsi guidare da analogie e parallelismi che possono nascere anche da opere totalmente diverse per genere, trama o paese d'origine.
Mentre con The Big Bang Theory i nerd finalmente conquistano il meritato posto al sole televisivo, in un trionfo di magliette buffe e dispute tra puristi della versione originale e geek costretti al doppiaggio nostrano, i piccoli e grandi schermi servono al pubblico storie che i più neanche sospettano derivino dalla più potente fonte di racconti immaginari mai ideati. No, non la Bibbia: i fumetti!
Nella collana Biografie di Beccogiallo editore è da poco stato pubblicato un titolo dedicato a Mauro Rostagno, giornalista e sociologo, torinese ma siciliano d’adozione, che venne ucciso in un agguato di mafia il 26 settembre 1988.
Hanno partecipato al MArteLive con leggerezza e voglia di divertirsi. Hanno ricevuto in cambio applausi, complimenti e un meritatissimo primo premio nel concorso della sezione fumetto. Perché in fondo, che si disegni spalla a spalle con importanti artisti o nella penombra di una sala da ballo, mentre migliaia di persone intorno saltano sulle note di un gruppo francese, l'importante è fare ciò che più ti piace. Nel caso di Sabrina Ariganello ed Alessia Pastorello disegnare è dare vita a sogni impossibili attraverso matita ed acquarelli.
L'attesa è finita, e non abbiamo dovuto neanche aspettare il periodo dell'Avvento. E' bastato che Lucca Comics portasse, nel diluvio di novità e proposte che inonderanno presto edicole e fumetterie, il quarto e conclusivo volume di una delle serie americane più appassionanti dell'ultima decade: Planetary.
A tratti, girare per il Romics 2010 mi ha fatto pensare di essere sul set di Maria Antonietta di Sofia Coppola, per la quantità esagerata di merletti, parrucche boccolose inamidate e ogni altro gingillo da ancien régime che mi è riuscito di avvistare lungo i padiglioni della nuova Fiera di Roma.
Entrare a far parte del sistema MArteLive significa diventare parte di una famiglia e un collettivo di giovani organizzatori di eventi e artisti che da 20 anni innova il panorama artistico culturale italiano con decine di progetti e iniziative spesso in origine apparentemente impossibili ma poi puntualmente realizzati.
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